Morbi, virus, malattie, pandemie sono conseguenze che, nella maggior parte, hanno una loro casualità a differenza della guerra.

La guerra invece è la cosa più obbrobriosa che l’uomo sia riuscito ad inventare.

La guerra è pensata, voluta, preparata, organizzata e realizzata pur nella consapevolezza che genererà morte e distruzione, da entrambe le parti, per perseguire obiettivi e interessi di parte causando sacrifici e sofferenze per tutti, da qualunque parte si sia schierati e colpendo i più deboli.

Quello che sta accadendo oggi è la conferma della vergogna di una genia che non riesce a convivere pacificamente e che pensa di risolvere tutto con la forza la violenza e la morte.

Bambini che dovrebbero essere impegnati solo a giocare e a ridere, giovani che dovrebbero essere impegnati a costruire il loro futuro, adulti che dovrebbero essere dedicati a lasciare un mondo migliore alle generazioni future, vecchi che hanno il diritto di camminare verso la fine del loro percorso con serenità.

Istintivamente quando vediamo quelle immagini di distruzione e morte provenienti dall’Ucraina siamo portati a schierarci e solidarizzare con la popolazione aggredita sentendo montare dentro di noi la rabbia e l’avversione verso chi è la causa di tutto ciò che sta accadendo.

È naturale, tuttavia il nostro impegno dovrebbe essere si quello di far smettere quello che pochi criminali hanno iniziato ma non accontentarci di una tregua sostenuta da armi, potere economico, finanziario e politico e pronta a rompersi in una qualsiasi altra parte dell’Europa o del mondo alla prima occasione.

Sforziamoci tutti di fare la nostra parte, aiutando i più deboli ed isolando gli scellerati aggressori sia quelli armati di bombe che quelli armati di potere economico rifiutando tutto quello che ci impedisce una convivenza pacifica; egoismo, sciovinismo, aggressività, razzismo.

Non è facile, non è semplice ma si può, se lo vogliamo veramente e decidiamo di agire.

La pace nasce dalla fatica di dire NO quando è necessario. (Sergio Mattarella)